Psychedelic mind

Ehilà, ci sono anche io U.U
Okaaaaay, posto qualcosa. Invento adesso, quindi non so. Il sonno potrebbe farmi un brutto effetto!

Camminava avanti e indietro verso il sentiero sterrato che portava al piccolo porticciolo della citta', massaggiandosi i piedi di tanto in tanto.
Mara, così l'avevano chiamata. Sapeva bene il significato di quel nome, e cercava costantemente di tenerlo nascosto. Lei era una donna sola ed infelice ma non voleva ammetterlo. Cercava la protezione di un uomo, ma quello che otteneva erano solo delusioni, che si aggiungevano a quelle precedenti. Apri' la borsetta in pelle e prese l'accendino. Aspiro' la prima boccata e un fumo denso e grigiastro si disperse in aria. Quanto avrebbe voluto che una sigaretta fosse in grado di far dimenticare! Un'altra boccata... Giunse infine all'inferriata che divideva il bosco dal paese, la scavalco' e si sedette immergendo i piedi in acqua. Quella sera era una delle piu' buie e fredde che avesse mai passato durante la sua permanenza in North Carolina, e dovette far ricorso a tutte le sue forze per resistere a quel vento agghiacciante senza tremare. Si strinse nel cappotto, soffiandosi aria calda sulle mani. Penso' al suo ultimo ragazzo, Jil, ed un'ondata di disgusto la pervase. Solo pochi giorni prima lo aveva sorpreso a baciare un'altra donna e l'unica frase che usci' dalla sua bocca fu:
'Dobbiamo prenderci una pausa Mar, infondo abbiamo solo 25 anni e tanto tempo per pensare.'
Dopo di che, lei era sparita balbettando qualcosa di incoerente. Una relazione durata 4 lunghi anni. Anni che Mar aveva sacrificato appresso ad un amore a senso unico. Com'era possibile che fosse stato tutto infranto in un battito di ciglia? Una folata la distrasse e si accorse solo in quel momento dell'intenso odore di menta che saturava l'aria.
''Gelida serata per passeggiare, vero?'' Mara si giro' di scatto, giusto in tempo per intravedere un'uomo incappucciato attraverso la fitta foschia che aleggiava nell'aria, eppure avrebbe giurato che oltre il freddo e il buio il cielo fosse particolarmente limpido quella sera.
''Proprio cosi'', ribatte' lei portandosi la borsetta al grembo.
Si sentirono dei tonfi e Mar non sapeva se fosse il suo cuore a tamburellare per la paura o i passi dell'uomo che si facevano sempre piu' vicini. Tiro' i piedi fuori dall'acqua e si alzo'.
''Va gia' via?'' Domando insistentemente l'uomo, ormai ad un metro dalla ragazza. Poi aggiunse: ''Eppure lei e' qui solo da 10 minuti''
''Mi scusi, devo proprio andare. Il mio ragazzo sara' preoccupato'' Disse cercando di mascherare la paura. Quella sarebbe stata l'ultima volta che si incamminava da sola a notte fonda. Quando si diresse verso il sentiero da cui era passata l'uomo gli blocco' la strada.
''No, non e' vero. Lei non e' fidanzata, glielo leggo negli occhi'' Disse sorridendo. Un lampo squarcio' il cielo e Mar comincio' a sentirsi sempre piu' leggera. Quando chiuse gli occhi senti' solo il corpo caldo dell'uomo che la trascinava nel buio.