| Cristina.robecco |
| | Seguono tutti i capitoli della FF di As. Si prega di non commentare in questa sezione[Dove vedete che non ci sono le barrette musicali,basterà cliccare sul titolo della canzone per poterla ascoltare ; ) ] IN CONTINUO AGGIORNAMENTOღ Redemption ღ -the start- ~ Capitolo uno ~ Era sera tardi, forse le undici passate, e come sempre Scarlett stava camminando per quelle strade poco sicure. Se ne vedevano di ogni tipo: persone così ubriache da non reggersi nemmeno in piedi, ragazzi e ragazze che vendevano il loro corpo al miglior offerente, altri invece fumavano tutto quello che potevano pur di rinchiudersi in effimere illusioni. Ognuno di loro sembrava il fantasma di se stesso... era incredibile quanto la maggior parte di persone consideravano la loro vita meno di niente. Piovigginava, ma nonostante ciò i nottambuli abitavano quelle strade, che avrebbero dovuto essere deserte. Scarlett proseguiva tranquilla lungo la sua strada, quando sentì una rischiesta d'aiuto, così si fermò di botto e cercò di capire da dove poteva venire. Una volta individuato il punto, ci andò immediatamente. La richiesta veniva da un vicolo buio, ma grazie ai suoi sensi svilupparti, riuscì a vedere chiaramente cosa c'era davanti ai suoi occhi: una ragazza dai capelli rossi, vestiva solo con un top cremisi, una minigonna nera e i tacchi dello stesso colore, ma gettati poco più in là; tre uomini corpulenti che coprivano un'altra persona, un ragazzo, era accasciato a terra e teneva le mani sull'addome, dal quale fuoriusciva del liquido rosso chiamato sangue. Respirava a fatica, ma qualcosa in lui gli impediva di arrendersi. Scarlett allora decise di intervenire, doveva liberarsi di quei tre il più presto possibile, per poi dedicarsi al ragazzo. Scarlett picchiettò sulla spalla del più grosso, che quando si girò gli bastò guardarla per cadere a terra; il secondo cercò di colpirla, ma lei tese il braccio davanti a sè, con i palmi rivolti verso di lui, e questo fu scarabentato diversi metri più in là; il terzo invece non reagì, si limitò a fissarla con gli occhi che per poco uscivano dalle orbite, per spaventarlo Scarlett ringhiò e lui si coprì il viso col braccio, poi, quando vide che lei si precipitò verso il ragazzo, cercò di svignarsela, ma Scarlett lo colpì alla schiena facendogli lanciare un urlo di dolore. Così un'altra volta ci pensi bene prima di fare il balordo. -E' un tuo amico?- chiese Scarlett con tono gentile, la ragazza però non spiccicò parola e lei capì che quella risposta muta era un no, perchè la sentì scuotere la testa. Scarlett cercò di togliere le mani del ragazzo dall'addome sanguinante e valutò la situazione. E' grave, ma posso aiutarti. Si voltò verso la ragazza, che si accasciò come un sacco vuoto, poi con uno schiocco di dita la ragazza sparì, ora era nel suo letto e l'indomani avrebbe realizzato che tutto quello era stato solo frutto di un incubo. Scarlett tornò a concentrarsi sul ragazzo, poggiandogli il capo sulle sue gambe e procedette con la guarigione. Gli passò la mano sopra la ferita, ma senza toccarla e si fece largo un piccolo bagliore, mentre i battiti di quel cuore umano andavano pian piano diminuendo. ~ Capitolo due ~Scarlett posò il palmo sulla fronte del ragazzo, poi fece scivolare lentamente la mano sul petto per sentirne i battiti. Stavano ritornando regolari. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi, come se si stesse svegliando da un lungo sonno, poi si guardò in giro. Sembrava lucido dato che si mise a sedere, portando le mani sull'addome. -Credevo stesse sanguinando- disse lui, Scarlett fece per rispondere, ma preferì aspettare ancora un po'. -Dove sono quei tre?!- continuò il ragazzo, alzandosi in piedi, solo che barcollò. Scarlett gli fu subito vicino, parandosi davanti a lui e prendendolo per le spalle. Lui strizzò gli occhi e appena si rese conto che la ragazza davanti a sè non era la rossa, indietreggiò e i suoi occhi ri riempirono di una strana ombra, quella del panico. -Lei dov'è?- -Al sicuro- rispose Scarlett, ma il ragazzo le lanciò un'occhiata diffidente. -Non le è successo niente, ora è a casa sua e dorme. Domani crederà di essersi sognata tutto- -E tu chi saresti, una strega?- -No, io sono molto più pericolosa- rispose lei con un sorriso sghembo. Vedendo che il ragazzo stava bene, Scarlett si allontanò di qualche passo e fece per andarsene. -Aspetta un momento solo. Ricordo perfettamente cosa stava succedendo: io stavo sanguinando e ora sono miracolosamente guarito- i due restarono a guardarsi per diversi secondi, poi, con un mezzo sorriso, Scarlett disse: -Sei stato fortunato- -La fortuna non perde il suo tempo con me- lo sguardo del ragazzo era severo e i suoi lineamenti si fecero duri. -Chissà che non abbia cambiato idea- poi, senza pensarci tanto, Scarlett si voltò e se ne andò. La pioggerella era diventata pioggia, lungo le strade non si vedeva quasi nessuno e l'unico suono che si udiva erano le gocce sull'asfalto. Scarlett tirò su il cappuccio della felpa, continuando a camminare per la sua strada, poi si fermò davanti al gazebo del parco. -Vuoi assicurarti che arrivi a casa sana e salva o la tua è semplice curiosità?- si voltò e il ragazzo era completamente bagnato. Ci pensò su un po', poi rispose. -Entrambe le cose- lei sospirò e gli fece cenno di seguirla nel gazebo, almeno lì potevano ripararsi. -So cavarmela da sola, non ho bisogno della scorta- e si voltò verso il ragazzo: gocce di pioggia gli rigavano il viso, altre invece scivolavano lungo i suoi riccioli biondi e restavano come intrappolate sulle punte dei capelli, per poi cedere e andare a cadere sulle spalle. -Cosa mi hai fatto?- Scarlett sospirò e deglutì. -Ti ho aiutato- si limitò a rispondere. -Sai bene cosa intendo- -E io ribadisco, ti ho aiutato- il che non era falso. -So mantenere i segreti- -Buono a sapersi- rispose lei. -Quando avrò bisogno di un confessore saprò a chi rivolgermi- continuò dicendo con un falso tono serio. L'aria, che sapeva di peperoncino, pizzicò le narici di Scarlett. Rabbia. -Ok! Vorrà dire che scoprirò da solo cos'è successo- disse il ragazzo stizzito. -Buona fortuna- gli augurò lei, le piaceva provocare. Il ragazzo la guardò con gli occhi che sembravano due fessure. Dopo un breve momento di silenzio, Scarlett riprese a parlare. -Non capisco perchè ti preme così tanto sapere cosa è successo... voglio dire, una volta scoperto tutto diventerai per caso un supereroe?- domanda retorica,naturalmente. -Qualcosa mi dice di no. Non cambierà niente- si parò davanti a lui e lo fissò negli occhi. -E tieni bene a mente che certe cose è meglio lasciarle chiuse nella scatola dei misteri- Scarlett si allontanò piano piano, un passo dietro l'altro, poi si voltò, scese gli scalini del gazebo e andò. ~ Capitolo tre ~[...] may angels lead you in [...] -possano gli angeli guidarti- Jimmy Eat World "Hear you me"
| | |
| |
|