• Never Trust A Duck • ★★★★★★★ - Group:
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| «Poi mi lasciò andare, e la notte mi sembrò d'un tratto più fredda.»
Tratto da: Riley Jenson - Black moon: l'alba del vampiro
«Rhoan si alzò dal divano che divideva con Liander e mi strinse forte. Mi abbandonai tra le sue braccia, felice di avere almeno un punto di riferimento sicuro nella mia vita. Costante. Una persona che mi amava per quel che ero, non per quello che potevo fare per lui. Una persona che mi avrebbe sempre accettata per quel che ero, che non mi avrebbe disprezzato per la mia natura di vampiro e licantropo.»
Tratto da: Riley Jenson - Black moon: l'alba del vampiro
«Altrimenti, come mai me ne stavo lì, a inalare avidamente quell'afrore di legno di sandalo, maschio e desiderio, fino a quando mi fossi sentita costretta ad abbracciarlo e stringerlo forte a me? Perché non ero impegnata a darmela a gambe il più velocemente possibile, lontano da quell'uomo e da tutti i problemi che rappresentava? Ma perché lui era la mia cioccolata. Magari perversa e malata, ma era l'unica tentazione a cui non potevo resistere. Eppure mi aveva dimostrato più volte di essere deleterio, per me: per la mia salute emotiva.»
Tratto da: Riley Jenson - Black moon: il gioco del vampiro
«Un nuovo giorno, un nuovo inizio.», mormorai, poi tornai a incontrare il suo sguardo. Non so per quale ragione, gli occhi mi si riempirono di lacrime. «Vorrei tanto poter ricominciare». Rhoan appoggiò a terra il suo caffé, mi passò un braccio intorno alle spalle e mi tenne stretta a sè. Per qualche minuto, non disse nulla, limitandosi ad abbracciarmi e cullarmi. La mia roccia, la mia isola. L'unico barlume di sanità mentale nella follia che la mia vita era diventata.
Tratto da: Riley jenson - Black moon. il gioco del vampiro
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