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Genere: gotico-erotico
Rating: rosso
Personaggi: Yuki & Zero
Annotazioni dell'autore: per un pubblico adulto
Mancavano poche ore alla partenza. Presto Yuki sarebbe dovuta partire con Kaname, suo fratello, nonchè suo promesso sposo e, forse, non avrebbe mai più rivisto Zero.
Sebbene fosse innamorata di Kaname Kuran da quando era poco più che una bambina (complice forse il fatto che lui le avesse salvato la vita) negli ultimi mesi lei e Zero avevano condiviso molte cose insieme.
In un certo qual modo, sebbene non riuscisse ad ammetterlo nemmeno con sé stessa, li amava entrambi, in maniera diversa.
Rinunciare a Zero non sarebbe stato facile, anche perché erano cresciuti insieme, e il pensiero di non rivederlo, forse per sempre, era una dolorosa fitta al cuore.
Nelle ultime ore, poi, stava maturando in lei un’idea tanto folle, quanto eccitante.
In realtà, aveva già preso la sua decisione, ma non aveva il coraggio di metterla in atto.
Oltretutto, sfuggire all’occhio vigile di Kaname non era di certo cosa facile.
Ma lei voleva farlo a tutti i costi, aveva più di una buona ragione per farlo. E lo avrebbe fatto.
Quando calò la sera aspettò che Kaname si fosse addormentato, poi sgattaiolò fuori dalla propria stanza più silenziosa di un gatto e andò a cercare Zero.
Bussò più volte alla sua porta, finchè non le rispose con voce impastata dal sonno.
-Chi è?- chiese dall’interno.
-Io.- replicò la ragazza, con un brivido nella voce.
Nella stanza ci fu un gran trambusto, poco dopo Zero comparve alla porta, con indosso solo un vecchio paio di calzoni grigi.
-Che sorpresa…- fece Zero sarcastico.
Ma Yuki non gli badò. Lo sospinse di lato e si infilò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
-Yuki, che cosa…?-
Lei sorrise, un sorriso leggero e sensuale, poi replicò: -Voglio dirti addio, Zero. E voglio farlo nel migliore dei modi...- conluse, lasciando cadere a terra la sottana di pizzo nero e mostrando il proprio corpo nudo a Zero.
Il ragazzo deglutì rumorosamente: alla luce della luna, Yuki era ancora più bella. I lunghi boccoli ramati le scendevano lungo il corpo flessuoso e provocante, coprendole i seni piccoli e acerbi.
-Y-Yuki… io non credo che…-
-Shh…- gli intimò lei maliziosa, ponendogli un dito sulle labbra.
Poi si chinò e gli sfilò i pantaloni.
Era nudo anche lui, adesso.
Zero non proferì parola, mentre la ragazza si sdraiava sul suo letto, invitandolo a raggiungerla con gli occhi colmi di malizia e desiderio fusi insieme.
Zero le fu sopra e la baciò a lungo, ricambiato con passione. Poi la prese con forza e Yuki si lasciò sfuggire un gemito. Zero la zittì con un bacio fin troppo veemente, poiché iniziò a sentire in bocca il sapore del sangue di lei. Gli occhi gli si fecero di fuoco e tremando nervosamente, la morse prima al seno e poi al collo, gustando il suo sangue, per lui dolce come ambrosia.
Yuki lo morse a sua volta, mentre lui continua a spingersi dentro di lei.
Infine, quando tutto fu finito, Yuki si rivestì senza dire un parola.
Zero si alzò e la abbracciò, tenendola stretta a lungo contro di sé, e leccandole voluttuosamente il sangue dal seno e dal collo.
Poco dopo, Yuki si scostò da lui tremante e mormorò: -Addio, Zero. Ti amo.-
Lui non rispose.
Rimase solo in quella stanza vuota, fissando il letto sfatto, le lenzuola lacere e sporche di sangue e pensando a Yuki, la donna che amava e che mai più avrebbe rivisto.
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